DA VENEZIA AL KAZAKISTAN
Uno dei primi e più significativi progetti nel campo della movimentazione di edifici pesanti con il quale General Fluidi ha avuto l’occasione di mettersi alla prova è stato il Progetto Rialto; le componenti ideate durante quest’esperienza sono state infatti indispensabili per la conduzione di una serie di interventi in Italia e all’estero.
Il Progetto Rialto nasce per la manutenzione, la ristrutturazione e il consolidamento dei palazzi veneziani al fine di fronteggiare il problema dell’acqua alta. La logica è semplice e prevede il sollevamento meccanico di un edificio utilizzando una platea adeguata per ripartire il peso dell’edificio su nuove fondamenta. A questa platea si interpone un sistema di martinetti idraulici in grado di esercitare la forza sufficiente ad alzare l’intero edificio senza comprometterne l’integrità.
Successivamente General Fluidi ha messo a disposizione il know-how maturato grazie a tale progetto per realizzare diversi interventi fra i quali ricordiamo: il sollevamento di un cavalcaferrovia e di un serbatoio d’acqua.
Nell’ambito del progetto TAV, le Ferrovie dello Stato hanno avuto la necessità di demolire e ricostruire un cavalcaferrovia evitando però di interrompere il traffico ferroviario. Per risolvere tale problematica General Fluidi ha adattato il proprio sistema di sollevamento riuscendo a muovere la struttura senza intaccare la linea ferroviaria protetta dall’interposizione di uno scudo metallico.
Ad Aksay in Kazakistan, invece, l’azienda ha ideato e realizzato un impianto capace di alzare di 40 metri una torre dell’acqua pesante 1.200 tonnellate, senza recarle alcun danno.
Per quanto riguarda la movimentazione di realizzazioni storiche, che necessitano di ulteriore attenzione e delicatezza, General Fluidi è stata protagonista di un intervento in provincia di Cuneo: il sollevamento di un ponte storico in cemento armato, del peso di 1.100 tonnellate, alzato di 35 centimetri.